venerdì 6 febbraio 2009

Riflessioni su Eluana.

Il caso di Eluana Englaro, pone alla nostra attenzione diverse riflessioni.
Il mondo fa a gara a farsi portatore della volontà di Dio.
Ma qual è la volontà di Dio?
La risposta può sembrare difficile, in realtà è molto semplice: dipende da quale sia il NOSTRO Dio!
Il Dio dei cattolici E’ il Dio della vita, da sempre!
Mentre sappiamo benissimo chi è il dio del mondo, anzi il Principe: Satana!
Il falso e l’omicida da sempre. E solo chi è omicida può chiedere di lasciare morire di fame un essere, soprattutto se questi è umano.
Siamo pronti a fare fiaccolate contro la pena di morte per coloro che delinquono, e ancor di più per chi presumibilmente è innocente. Ed è giusto!
Siamo pronti a incarcerare chi uccide o procura sofferenze alle creature di Dio, gli animali. Ed è giusto!
Gridiamo e ci scandalizziamo di fronte a interviste più o meno condivisibili, ma……..
siamo pronti a uccidere i nostri simili.
Che razza di popolo, di civiltà, può uccidere i propri simili?
Se guardiamo alla storia, tali civiltà sono scomparse, estinte, sotto invasione di popoli più degni di sopravvivere in questo mondo.
Abbiamo ancora gli occhi gonfi di pianto dinnanzi alle immagini propinate per il ricordo della Shoa, anche se dovremmo ricordare anche gli altri massacri della storia perché non ci sono massacri di serie A e massacri di serie B.
E dinanzi a una vita siamo pronti a UCCIDERE? Si, una vita.
Chi siamo noi per definire che cosa è vita?
La maggioranza in questi casi non fa testo. Il pensiero dominante nel campo etico è molto pericoloso, per esso passano i massacri della storia, per esso passano le dittature.
L’umore della gente è labile. Domani, anche chi non è biondo con gli occhi azzurri, può essere considerato NON degno di vivere.
In nome di questo relativismo, di questa pseudo liberta rivoluzionaria ma in ultima essenza schiavista, uccidiamo i nostri figli, i figli della patria.
Ma quale madre e quale padre possono uccidere la propria carne, il proprio sangue, l’essere che proietterà nel futuro il loro essere?
Quanta miseria, quanto dolore in fondo a quei cuori!
ELUANA E’ VIVA!
Eluana NON è attaccata a nessuna macchina, il suo corpo è integro, c’è solo un sondino gastrico per l’alimentazione e una flebo per l’idratazione. Nulla più.
Non ci sono macchine: questa è la GRANDE MENZOGNA MEDIATICA, LA GRANDE MENZOGNA RADICALE (ma guarda un po’: quando c’è da uccidere sono sempre in prima fila).
Ci hanno voluto fare credere che senza la tecnologia Eluana sarebbe morta. No, Eluana ha solo bisogno di essere nutrita da terzi, e nulla più. Le sue funzioni vitali sono tutte autosufficienti.
Ma questa situazione è identica a molti bambini cerebrolesi o portatori di certi handicap: domani qualcuno chiederà di sparare in fronte a questi perché non vivono secondo “certi” canoni stabiliti dalla maggioranza?
Anche nel 1936, una maggioranza decise quali erano i canoni per essere degni di vivere e quali no; in quel caso l’appartenenza a una razza. Sappiamo tutti come è finita.
E oggi? Dove sono i superstiti di tali orrori? E quelli di tanti orrori del mondo? Dove sono?
Ho conosciuto un sopravvissuto di Dachau, che ha pianto solo al pensiero delle tesi di coloro che chiedono la morte per Eluana; le sue parole: anche per noi cominciò così!
La storia non insegna niente! Purtroppo. E da duemila anni.
E invece solo una voce si è levata in questo mondo, con forza, come sempre sola contro tutto, sola contro il nemico di sempre: la voce della Chiesa Cattolica!
Perché nonostante tutto, l’unica portatrice di Verità, non per scelta propria, ma per elezione Divina.
La vita non è quella vissuta tra soldi, macchine e donne; tra lustrini, palestre e reality.
La vita ha un valore in se, proprio…. la vita vive di vita propria, solo per il fatto che è donata.
Per un credente è un dono d’amore di Dio, per una ateo è un dono d’amore dei propri genitori.
Comunque la vita E’ sempre un dono d’amore!
E allora, le mie parole forti per scelta, ma forti in quanto forte è l’amore, servano a tutti coloro che vedono nella vita un abisso temporale senza scopo a vedere in essa invece una grande missione. Ogni essere umano è unico e irripetibile, è un dono, un tesoro immenso, anche quando non riusciamo a vedere quel dono, magari perché sepolto sottoterra, ma basta scavare, seguire una mappa e troveremo un tesoro inestimabile, per ciascuno di noi.
Che la cultura, qualunque essa sia, sia una cultura della vita in tutte le sue forme, altrimenti incominciamo a scavare molte fosse e a costruire molti cimiteri, perché quello e solo quello sarà il nostro futuro.

Pace a voi.

Giovanni della Trinità

ELUANA: CDM APPROVA DECRETO ALL'UNANIMITA'

ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato, all'unanimita' ma dopo una lunga discussione, un decreto legge sulla vicenda di Eluana Englaro. Lo si apprende da fonti governative.

Nel caso di Eluana Englaro "sussistono i presupposti di necessità e urgenza, presupposti che sono affidati alla responsabilità del governo in base all'articolo 77 della Costituzione: poi spetta al Parlamento decidere se confermare o meno questi presupposti". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

"Andiamo avanti con il decreto. Se io non intervenissi con un decreto, sentirei personalmente di aver compiuto una omissione di soccorso. Non possiamo far ricadere su di noi la responsabilità della morte di Eluana". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende dai presenti in cdm, il premier Silvio Berlusconi, durante la lunga e difficile discussione in consiglio dei ministri sul caso Englaro e sulla missiva arrivata dal Quirinale per dire no ad un decreto del governo.

Eluana, Colle dice no al decreto

Lettera di Napolitano a Berlusconi

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha espresso un parere negativo sull'ipotesi di un decreto legge per intervenire sul caso di Eluana Englaro e vietare lo stop all'alimentazione forzata della donna. Il capo dello Stato ha inoltre sollecitato un rapido pronunciamento del Parlamento sul testamento biologico

Ecco perchè io non mi sento italiano e mi vergogno profondamente che una persona come Napolitano possa essere diventata Presidente della Repubblica!

giovedì 5 febbraio 2009

Eluana NON disse di volere morire!

Riporto qui la lettera di Pietro Crisafulli a Tgcom......


Lettera aperta di Pietro Crisafulli

La redazione di Tgcom ha ricevuto questa lettera da Pietro Crisafulli (fratello di Salvatore che nel 2005 si risvegliò dopo due anni di stato vegetativo nel quale era caduto dopo un grave incidente stradale) e ha deciso di pubblicarla integralmente:

"Le bugie del padre Beppino"

In questi giorni di passione e sofferenza, nei quali stiamo seguendo con trepidazione il "viaggio della morte" di Eluana Englaro, non posso restare in silenzio di fronte a un evento così drammatico.

Era il maggio del 2005 quando per la prima volta ho conosciuto Beppino Englaro. Eravamo entrambi invitati alla trasmissione "Porta a Porta". Da quel giorno siamo rimasti in contatto ed amici, ci siamo scambiati anche i numeri di telefono, per sentirci, parlare, condividere opinioni. Nel marzo del 2006 andai in Lombardia, a casa di Englaro, in compagnia di un conoscente (la foto in alto a destra lo testimonia, ndr).

Dopo l'appello a Welby da parte di Salvatore, Beppino capì che noi eravamo per la vita. Da quel momento le strade si divisero.

All'epoca anch'io ero favorevole all'eutanasia. Facemmo anche diverse foto insieme, e visitai la città di Lecco. Nella circostanza Beppino Englaro mi fece diverse confidenze, tra le quali che i rappresentanti nazionali del Partito Radicali erano suoi amici. Ma soprattutto, mentre eravamo a cena in un ristorante, in una piazza di Lecco, ammise una triste e drammatica verità.

Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che 'non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire'. In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entro' anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l'unica soluzione ERA FARLA MORIRE e che proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico.

In quella circostanza anch'io ero favorevole all'eutanasia e gli risposi che l'unica soluzione poteva essere quella di portarla all'estero per farla morire, in Italia era impossibile in quanto avevamo il Vaticano che si opponeva fermamente.

Ma lui sembrava deciso, ostinato e insisteva per arrivare alla soluzione del testamento biologico, perché era convinto che con l'aiuto del partito dei Radicali ce l'avrebbe fatta. (...)

Questa è pura verita'. Tutta la verita'. Sono fatti reali che ho tenuto nascosto tutti questi anni nei quali comunque io e i miei familiari, vivendo giorno dopo giorno accanto a Salvatore, abbiamo fatto un percorso interiore e spirituale. Anni in cui abbiamo perso la voce a combattere, insieme a Salvatore, a cercare di dare una speranza a chi invece vuol vivere, vuol sperare e ha diritto a un'assistenza e cure adeguate. E non ci siamo mai fermati nonostante le immense difficoltà e momenti nei quali si perde tutto, anche le speranze.

E non ho mai reso pubbliche queste confidenze, anche perché dopo aver scritto personalmente a Beppino Englaro, a nome di tutta la mia famiglia, per chiedere in ginocchio di non far morire Eluana, di concedere a lei la grazia, fermare questa sua battaglia per la morte, pensavo che si fermasse, pensavo che la sua coscienza gli facesse cambiare idea. Ma invece no. Lui era troppo interessato a quella legge, a quell'epilogo drammatico. La conferma arriva, quando invece di rispondermi Beppino Englaro, rispose il Radicale Marco Cappato, offendendo il Cardinale Barragan, ma in particolare tutta la mia famiglia. Troverete tutto nel sito internet www.salvatorecrisafulli.it

Noi tutti siamo senza parole e crediamo che il caso di Eluana Englaro sia l'inizio di un periodo disastroso per chi come noi, ogni giorno, combatte per la vita, per la speranza.
Per poter smuovere lo stato positivamente in modo che si attivi concretamente per far vivere l'individuo, non per ucciderlo.

Vorrei anche precisare che dopo quegli incontri e totalmente dal Giugno del 2006, fino a oggi, io e Beppino Englaro non ci siamo più sentiti nemmeno per telefono, nonostante ci siamo incontrati varie volte in altri programmi televisivi"

Pietro Crisafulli

Preciso che sono in possesso anche di fotografie che attestano i nostri vari incontri.

Catania, 04 Febbraio 2009

mercoledì 4 febbraio 2009

Perchè i Cattolici sono gli unici a essere perseguitati nel silenzio, da sempre?

Perché ci perseguitano?

Il Dio dei cristiani esige di essere l'unico da adorare, perché è l'unico che davvero esiste. Così, quando ci vien detto che tutte le religioni sono uguali, pensiamo seriamente al sangue dei martiri, che è stato versato per asserire e difendere la verità del contrario…

Card. Giacomo Biffi

IL SEGRETO DI MASSIMINO

IL SEGRETO DI MASSIMINO

Il 19 settembre 1846 noi abbiamo visto una bella Signora. Noi non abbiamo detto che quella Signora fosse la Santa Vergine, ma abbiamo sempre detto che era una bella Signora. Io non so se fosse la Santa Vergine o un'altra persona, ma oggi credo che fosse la Santa Vergine. Ecco ciò che quella Signora mi ha detto.

Se il mio popolo continua, ciò che sto per dirti arriverò al più presto, se cambia un poco, sarà più tardi. La Francia ha corrotto l'universo, un giorno sarà punita. La fede si spegnerà in Francia. Un terzo della Francia non praticherà più la religione o quasi. L'altra parte la praticherà ma non bene. [...] In seguito le nazioni si convertiranno e la fede si riaccenderà dovunque. Una grande contrada dell'Europa del Nord, ora protestante, si convertirà e sull'esempio di quella contrada anche le altre nazioni del mondo si convertiranno. Prima che questo accada si verificheranno nella Chiesa grandi turbamenti e poco dopo il Santo Padre, il papa, sarà perseguitato. Il suo successore sarà un pontefice che nessuno s'aspetta. Poco dopo giungerà una grande pace, ma non durerà a lungo. Un mostro verrà a turbarla. Tutto quello che vi dico accadrà nel prossimo secolo o al più tardi negli anni del duemila [Massimino Giraud]. Ella mi ha detto di dirlo qualche tempo dopo.

Mio Santo Padre, la vostra benedizione ad una delle vostre pecore.
Massimino Giraud,
Grenoble, 3 luglio 1851

L'industria dell'Olocausto

Abbiamo intervistato il professor Norman Finkelstein autore del discusso "L'industria dell'Olocausto" recentemente pubblicato in Italia e che è stato al centro di un animato dibattito negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Germania. Vedi anche il nostro commento all'intervista e la nostra recensione al libro.


De Martis: Prof. Finkelstein, il suo libro "L'industria dell'Olocausto" non era ancora stato tradotto in italiano che erano sono già apparsi volumi scritti da revisionisti che ne commentavano i contenuti. Numerosi siti negazionisti riportano la sua opera utilizzandola nella loro campagna di negazione della Shoah. Cosa pensa di questo uso negazionista del suo lavoro? Si sente a disagio per questa strumentalizzazione delle
sue parole?


Finkelstein: La ragione principale per cui i negazionisti si sono immediatamente appropriati del mio libro è che l'industria dell'Olocausto l'ha immediatamente catalogato come negazione dell'Olocausto per deviare l'attenzione da critiche a cui non era in grado di rispondere. Se l'industria dell'Olocausto non l'avesse catalogato come negazione dell'Olocausto, dubito che i revisionisti l'avrebbero sostenuto. Nel libro non esiste una sola parola che possa essere interpretata come negazione
dell'Olocausto. al contrario, io sostengo nel corso dell'intero libro che la descrizione dell'Olocausto nazista come l'uccisione degli ebrei in modo industriale, come in una catena di montaggio, è corretta, così come sono (più o meno) corrette le cifre delle persone uccise che vengono convenzionalmente indicate. Una delle principali argomentazioni del libro è che proprio l'industria dell'Olocausto è diventata la principale
promotrice del negazionismo nel mondo. Se il libro contenesse una sola parola di negazione dell'Olocausto, perchè mai Raoul Hilberg, il piùautorevole studioso dell'Olocausto nazista, l'avrebbe ripetutamente appoggiato? Naturalmente avrei preferito non ottenere il sostegno dei revisionisti, così come sono certo che i maggiori critici dell'ex UnioneSovietica avrebbero fatto volentieri a meno dell'appoggio dei fanatici
della destra.

Lei sostiene l'esistenza di una vera e propria lobby che ha
trasformato la Shoah in un affare. Quale è il modo corretto a suo parere per affrontare il tema della Shoah?

Non vedo alcun bisogno di inventare nuovi metodi per affrontare l'argomento dell'Olocausto nazista Gli strumenti tradizionali degli storici mi sembrano adeguati. Forse questi strumenti non sono totalmente adeguati per comprendere appieno quello che è successo, ma non c'è motivo di supporre
che lo siano di più per comprendere altri eventi storici. L'Olocausto nazista fa sorgere alcune nuove domande, ma non mette in discussione i metodi convenzionali per fornire le risposte a queste domande. La migliore storiografia - ad esempio "La Distruzione degli Ebrei d'Europa" di Raoul
Hilberg - utilizza i metodi tradizionali..


Come giudica il fenomeno negazionista e quali crede siano i motivi della sua crescita?


In genere, il negazionismo è un fenomeno estremamente marginale, gonfiato dall'industria dell'Olocausto per giustificare la propria esistenza. Tuttavia, esiste il periocolo che il fenomeno cresca a causa di tutte le falsificazioni dell'industria dell'Olocausto. Se non fose per il fatto che i miei genitori stessi, al termine della loro vita, sono passati attraverso l'Olocausto nazista, anch'io a quest'ora sarei uno scettico. Chi potrebbe ancora credere una sola parola proveniente dall'industria
dell'Olocausto? Per citare un solo esempio, secondo l'industria
dell'Olocausto decine di migliaia di sopravvissuti all'Olocausto nazista saranno ancora vivi nel 2035. E' diventata una barzelletta di cattivo gusto.

Recentemente Perr Ahlmark ex primo ministro svedese ha scritto: "L'antisemitismo tradizionale voleva un mondo Judenrein, l'antisemitismo moderno punta ad un mondo Judenstaatrein". Condivide questa affermazione?

Molti antisemiti sostengono Israele; molti ebrei ortodossi sono fanatici antisionisti. Il vero obiettivo del poco intelligente epigramma di Ahlmark è zittire qualsiasi critica di antisemitismo mossa ad Israele. Sono ritornato proprio ieri dopo aver trascorso alcune orribili settimane in Cisgiordania e Gaza. E' veramente antisemitismo deplorare la repressione
criminale di Israele nei confronti dei Palestinesi? Io non lo credo.




Biografia del prof. Norman Finkelstein

Norman Finkelstein è nato nel 1953 a Brooklyn (New York). Ottiene il dottorato presso il Department of Politics della Princeton University discutendo una tesi sulla teoria del Sionismo. Sino ad oggi ha pubblicato quattro volumi: "Image and Reality of Israel-Palestine Conflict" (1995), "The Rise and Fall of Palestine" (1996), "A Nation on Trial: The Goldhagen Thesis and Historical Truth" (1998) insieme a Ruth Bettina Birn. "The Holocaust Industry" è stato pubblicato in USA nel 2000. Attualmente insegna scienze politiche alla DePaul University a Chicago.

Sosteniamo il Pontefice.

http://www.soutienabenoitxvi.org/index.php?lang=it

Ecco il Link per firmare il sostegno al Santo Padre a fronte dei blasfemi attacchi di questi giorni.